La storia
L'archivio storico
L’Archivio Storico del Comune di Lecce nasce nel 1897, frutto della visione del sindaco Giuseppe Pellegrino e del lavoro appassionato di Luigi Botrugno e dei suoi collaboratori. Da subito è diventato punto di riferimento per la storia cittadina. Tra i necessari e periodici interventi di riordino degli anni successivi, spicca il lavoro svolto dalla dott.ssa napoletana Doria Pastore, Direttrice dell’Archivio di Stato.
L’Archivio ospita e custodisce le fonti documentali della città che attraversano epoche e trasformazioni, tra atti amministrativi e pergamene antiche, fino al nuovo e importante progetto di riordino e di digitalizzazione.
Ubicato nell’ex Convento degli Olivetani, fu trasferito nel Castello di Carlo V, poi nell’Istituto Margherita e successivamente in alcuni locali nel rione di Castromediano. Grazie al progetto “L’Archivio e la città” ha trovato la sua definitiva collocazione nella prestigiosa sede del complesso degli Agostiniani, dove è attualmente consultabile.
Il documento più antico che attesta l’esistenza dell’archivio comunale è un’epigrafe lapidea, attualmente custodita e visibile presso il complesso degli Agostiniani, datata 10 ottobre 1738. Essa attesta la presenza di un locale, non individuato, espressamente destinato alla conservazione permamente della documentazione prodotta ed acquisita dall’Università di Lecce, l’ente precursore del Comune.
Guarda la timeline per scoprire le date più importanti e significative dell’Archivio.
Le date più importanti
1897
La nascita dell’Archivio Storico Comunale

Per volontà del sindaco Giuseppe Pellegrino e grazie al lavoro di Luigi Botrugno, nasce un archivio ordinato, efficiente, moderno.
Anni ‘50-'70
Un nuovo impulso

La direttrice dell’Archivio di Stato, Michela Doria Pastore, valorizza e rilancia l’archivio con un nuovo lavoro di riordino.
Anni ‘60–‘90
Un archivio in movimento

L’archivio cambia sede più volte: dagli Olivetani al Castello Carlo V, e infine all’Istituto Margherita. Le carte viaggiano con la memoria.
1980 - 1981
Il primo riordino moderno

Viene avviato il riordino della documentazione più antica (1818–1945), per un totale di oltre 3.800 unità archivistiche.
Anni 2010
L’archivio nel quartiere Castromediano

L’Archivio trova sede nella periferia della città, ma resta un punto di riferimento per la memoria civica e locale.
2021
Inizia il progetto “L’Archivio e la città”

Inizia il progetto “L’Archivio e la città: tutela, conservazione, fruizione e valorizzazione dell’Archivio Storico Comunale”, finanziato dal Ministero della Cultura a valere sul Fondo per la cultura.
2025
L‘Archivio cambia sede

L’Archivio apre al pubblico negli spazi dell’ex Convento degli Agostiniani.